Notizie false e selfie di ratti verissimi
Ci vuole una scienza - Podcast készítő Il Post - Péntek
Non sempre chi diffonde notizie false spacciandole per vere è malintenzionato, ma allora perché lo fa? C’entrano il desiderio di coinvolgere il prossimo, la convinzione di fare comunque del bene e una visione a volte distorta della realtà. Piccoli accorgimenti possono aiutare a non cascarci, a prescindere dalle intenzioni di chi ha condiviso una fake news. Ci occupiamo poi di uno dei più importanti centri di ricerca sul cancro al mondo, accusato di pubblicare dati falsi e manipolati e proviamo a capire come sia stato possibile. Infine ci occupiamo dei vostri consigli sui musei scientifici, ma anche di ratti molto intraprendenti con la macchina fotografica. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Leggi anche: Differenze individuali nella condivisione di informazioni politiche false sui social media: effetti diretti e indiretti della schizotipia cognitivo-percettiva e della psicopatia “Non è letteralmente vero, ma capisci cosa voglio dire”: come le verità sfumate incoraggiano le persone a giustificare e diffondere la disinformazione La disinformazione è un problema diverso da come lo immaginiamo Un centro oncologico di grande importanza cerca di ritirare o correggere decine di studi Sono stati riscontrati errori in decine di articoli di eminenti scienziati presso il Dana-Farber Cancer Institute Il problema dei documenti falsi nella scienza: un’iniziativa di alto profilo si occuperà degli “studifici” Oppenheimer e il dilemma dell’atomica Pure i ratti si fanno i selfie (e gli piace anche) Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices